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Posts Tagged ‘notizie’

È arrivato il grande giorno. Oggi lascio la casa dove fino ad esso ho abitato con 2 amiche e vado via. È strano, altre volte ho cambiato casa ma ,questa volta, mi dispiace davvero. In realtà vivremo tutte vicino, nello stesso quartiere, ma so che non è la stessa cosa. Ieri siamo andate tutte insieme al cinema, per la prima volta, ma anche per l’ultima da coinquiline e c’era un’atmosfera strana misto di felicità e malinconia. spero che ora che comincia questa mia nuova avventura le nostre strade non si separino.

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Si può amare così tanto da provare dolore fisico quando la persona che ami non è vicino a te? Io non so se questo è il modo giusto o sbagliato di amare ,so che è il mio modo di amare. Certe volte solo per un attimo mi fermo a pensare lasciando da parte la frenesia delle mille cose da fare ed è in quel momento che provo una fitta al cuore. Il mio non è un semplice modo di dire, sento come un dolore intercostale accompagnato dalla sensazione di voler fuggire, lasciar perdere tutto ciò che di razionale esiste, seguire solo il mio cuore e correre correre senza fermarmi fino a che non sono con lui e allora sono sicura quel dolore scomparirà. È questo che pensavo oggi sull’autobus mentre una delle mie solite giornate iniziava.

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Io provengo dal mare . Credo che chiunque sia nato in un posto di mare non possa non averlo nel sangue.

E’ strano, in tanti anni che sono “fuori” da casa mia, non mi ero mai resa conto dell’effetto che questo elemento produce in me ma , quest’anno, a natale, è successo qualcosa.

Era un periodo particolare per me, avevo perso il lavoro ed ero sempre molto triste, mi sentivo come se una parte di me si fosse assopita e poi in un giorno qualunque sono andata con mia madre a comprare gli ultimi regali e l’ho visto: lui era lì , mi stava aspettando.

Era disteso nel suo meraviglioso colore azzurro insolitamente calmo nonstante fosse dicembre;ho sentito istintivamente e per la prima volta il legame che avevo con il mare, con la sua bellezza , ho capito che mi apparteneva come io appartengo a lui.

Da qui l’argomento del mio post di oggi da cui prendo spunto per una riflessione personale:

Estratto dell’articolo:

Da dieci anni, consultando archivi nazionali ed internazionali delle Marine Militari, l’ esploratore e documentarista calabrese Francesco Scavelli, sta ricostruendo la storia, le rotte, e le modalità di affondamento dei relitti custoditi nel mare della Calabria ma non solo.

La sua ricerca lo ha portato ad individuare navi da guerra spagnole, galeoni turchi e persino relitti della seconda guerra mondiale.

“La striscia d’acqua attorno alla Calabria, infatti, negli anni della seconda guerra mondiale si era trasformata in una rotta bellica. Per la precisione due, una verso i Balcani e l’altra verso l’Africa, entrambe passanti per lo stretto di Messina. In quella parte di mare si combatté la battaglia dei convogli che trasportavano spesso i rifornimenti alle truppe combattenti. Si tratta di navi inglesi, francesi, tedesche, italiane, greche e cipriote. Molte vennero colpite e scivolarono lentamente nei fondali. Al punto che una concentrazione così elevata di relitti bellici pare si trovi solo nelle acque che videro la battaglia di Pearl Harbour.”

Nell’intervista che gli è stata fatta il ricercatore parla di una vera e propria “passione” che lo spinge ad inabissarsi nei fondali marini alla ricerca di un qualcosa che ormai è sepellito sotto spugne e coralli.

La passione da questo è partito il mio pensiero.

L’articolo, infatti, oltre ad interessarmi da un punto di vista strettamente culturale mi ha fatto riflettere.

Mi sono resa conto che forse, un pò per pigrizia o un pò per la fretta con cui oggi facciamo tutto, io mi sto “dimenticando” delle mie passioni, di quella energia che mi faceva amare quello che studiavo e che mi faceva sperare un giorno di diventare una grande archeologa .

Ho capito che anche se poi così non è stato, non è giusto dimenticare tutto come avevo dimenticato il mio amore per il mare. ( anche se ormai sono sepelliti sotto spugne e coralli)

a presto

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Eh si… spesso la realtà supera davvero qualsiasi improbabile fantasia. Mentre leggevo varie notizie di vecchia data (2007) su internet, pensavo inizialmente di essermi imbattuta nella pubblicità di qualche nuovo “reality” o nell’idea di qualche non meglio precisato idiota e invece…

La proposta arriva da Gabriele Pauli, aspirante leader della Csu (partito cattolico d’Europa )

La signora, l’anno scorso, aveva ben pensato di proporre l’introduzione del matrimonio a scadenza: Che meraviglia!

Dal momento che l’affaticamento maggiore di una coppia pare arrivi dopo 7 anni (in Germania come in Italia), ecco la soluzione: al settimo anniversario, il matrimonio scade per legge; se i due vogliono rinnovarlo, liberi di farlo, altrimenti è automaticamente dissolto, senza costi e chiacchiere.

Chi se ne frega dell’ ”impegno” preso con se stessi e con il partner, della capacità di capire che amare non significa solo accettare il bello di una persona, ma anche cercare di capirne i lati meno facili.

Ma si ,molliamo tutto alla prima difficoltà, non cerchiamo di risolvere niente, tanto non paghiamo è questo l’importante no? Ridicolizziamo l’istituzione del matrimonio, priviamolo dal suo valore , diamogli una scadenza come al cibo.

Vogliamo insegnare ai nostri figli questo? Il papà e la mamma stanno insieme per 7 anni e poi vedremo se si amano ancora?

Non capisco neanche perché mi meraviglio, in un mondo come il nostro.

E meno male che la signora appartiene al partito cattolico.

Allora vorrei dedicare alla “signora questa poesia di Jacques Prévert e dirle che nessuna legge può stabilire o cancellare il valore di un sentimento unico che si chiama AMORE. figuriamoci dargli una scadenza

Questo amore

Così violento

Così fragile

Così tenero

Così disperato

Questo amore

Bello come il giorno

E cattivo come il tempo

Quando il tempo è cattivo

Questo amore così vero

Questo amore così bello

Così felice

Così gaio

E così beffardo

Tremante di paura come un bambino al buio

E così sicuro di sé

Come un uomo tranquillo nel cuore della notte

Questo amore che impauriva gli altri

Che li faceva parlare

Che li faceva impallidire

Questo amore spiato

Perché noi lo spiavamo

Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato

Perché noi l’abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato

Questo amore tutto intero

Ancora così vivo

E tutto soleggiato

È tuo

È mio

È stato quel che è stato

Questa cosa sempre nuova

E che non è mai cambiata

Vera come una pianta

Tremante come un uccello

Calda e viva come l’estate

noi possiamo tutti e due

Andare e ritornare

Noi possiamo dimenticare

E quindi riaddormentarci

Risvegliarci soffrire invecchiare

Addormentarci ancora

Sognare la morte

Svegliarci sorridere e ridere

E ringiovanire

Il nostro amore è là

Testardo come un asino

Vivo come il desiderio

Crudele come la memoria

Sciocco come i rimpianti

Tenero come il ricordo

Freddo come il marmo

Bello come il giorno

Fragile come un bambino

Ci guarda sorridendo

E ci parla senza dir nulla

E io tremante l’ascolto

E grido

Grido per te

Grido per me

Ti supplico

Per te per me per tutti coloro che si amano

E che si sono amati

Sì io gli grido

Per te per me e per tutti gli altri

Che non conosco

Fermati là

Là dove sei

Là dove sei stato altre volte

Fermati

Non muoverti

Non andartene

Noi che siamo amati

Noi tu abbiamo dimenticato

Tu non dimenticarci

Non avevamo che te sulla terra

Non lasciarci diventare gelidi

Anche se molto lontano sempre

E non importa dove

Dacci un segno di vita

Molto più tardi ai margini di un bosco

Nella foresta della memoria

Alzati subito

Tendici la mano

E salvaci.

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Erano giorni che pensavo di “ personalizzare” il mio blog. Avevo scelto il mio tema perché mi piaceva il layout ma non ero soddisfatta dalla immagine nella testata. Era un’immagine triste , autunnale che non rispecchia affatto la mia personalità solare ed energica.

Ho creato questo mio spazio per condividere con gli altri parte di me e non mi sembrava giusto quindi non renderlo simile a chi scrive. Per questo stamattina ho cominciato a “girovagare” per internet alla ricerca di qualcosa che stimolasse il mio intelletto, qualcosa che mi “colpisse” emozionandomi .

Sono fatta così, forse sbaglio, ma vivo di istintività e soprattutto di sensazioni che gli oggetti e le persone mi trasmettono.

Ed ecco all’improvviso apparire di fronte un quadro.

Cose, ricordi, pensieri, sensazioni


E’ stato amore a prima vista ! amo il suo titolo, i suoi colori ma ancora di più amo quello che rappresenta: l’interiorità dell’uomo.

Questo quadro rappresenta per me una sorta di viaggio nel mio inconscio è un collage della mia vita, delle mie cose e dei miei ricordi.

ecco perchè voglio condividerlo con voi! Ringraziando il suo autore il signor Guido Marra per aver creato qualcosa di così bello vi chiedo e voi…

Che ne pensate?

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il rispetto

il pericolo comincia con la mancanza di rispetto. ho sentito questa frase l’altra sera durante un programma televiso e proprio non riesco a togliermela dalla testa.il motivo è semplice:sono impaurita! non so se in un’ epoca come questa ha più senso parlare di rispetto … e allora penso che siamo tutti in pericolo. No, non è la solita generalizzazione , è qualcosa di più. la mia è una riflessione che nasce dall’osservazione di ciò che sta succedendo intorno a noi, dalla cronaca giornaliera ed estenuante di violenza, lesione dei diritti altrui privazione della libertà.

Oggi mi chiedevo: l’uomo, deve arrivare al fondo per poter risalire ? non so se è così ma è incredibile tutte le civiltà, dalle più antiche alle più moderne fanno un percorso di evoluzione che all’improvviso subisce una tragica battuta di arresto per poi cominciare la propria involuzione.

Pensateci , la cività è nata nell’oriente del mondo, lì hanno avuto origine la scrittura , la matematica, i commerci.

Eppure, ad un certo punto, le guerre e le violenze sono divenute tante e tali che proprio quell’area oggi vive momenti di drammatica vita quotidiana.

Anche per noi le cose non sono poi così diverse, ci professiamo portatori di civiltà e democrazia, crediamo spesso in una nostra presunta superiorità intellettuale , guardiamo con sospetto chi è diverso da noi ma poi a ben guardare la nostra vita che piega sta prendendo? Massacra di botte madre novantenne; Lavoratore indiano muore di fatica; Bossi, Inno di Mameli? Mai piaciuto;Giustizia: ‘lodo Alfano’ e’ legge ; SEDIA ELETTRICA AL LUNA PARK DI MILANO; Picchia la figlia per strada, bimba in coma; e tanto altro.

Ma siamo proprio sicuri che noi possiamo ancora parlare di civiltà e rispetto?

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