Ho sempre pensato che crescendo certe scelte avrebbero rappresentato la routine ed invece ultimamente ho scoperto checosì non è. ho scelto di vivere sola a 18 anni e pensavo che dopo 13 anni mi ci sarei abituata ma sono mesi ormai che penso e ripenso e sono arrivata ad una conclusione:
Alla solitudine non ci si abitua mai. Anzi, più cerchi di combatterla, più lei ti attanaglia nella sua morsa.
La domenica per me rappresenta ormai il giorno della solitudine per eccellenza. La mattina mi sveglio con un senso di inquietudine perché so già che dovrò ripartire per roma dove mi aspetta la mia stanza vuota. Tutte le mie azioni durante quella lunga e interminabile giornata sono pervase da una sensazione di tristezza e abbandono. All’improvviso è come se sprofondassi in un buco nero dove c’è solo il vuoto. Non riesco a godermi niente perché mi sento limitata e non faccio altro che pensare al fatto che non vorrei ripartire. Il viaggio in treno si trasforma in un incubo, guardo dal finestrino e mi sembra che ogni istante mi allontani dalla felicità, la mia dimensione spazio temporale cessa di esistere e mi sento come se fossi immersa in un mare infinito. Il ritorno dopo le ferie a roma ha accentuato ancora di più questo mio sentimento …..